Renato Lopresto
Renato Lopresto è un autore italiano di narrativa e poesia.
Indice
Biografia
Formazione
Renato Lopresto nasce a La Spezia e risiede a Roma. Dopo aver conseguito la laurea in Lettere all’Università di Pisa ha continuato a coltivare il suo interesse per la letteratura nella città di Roma, sia attraverso esperienze culturali che lavorative, conciliando il suo amore per la Letteratura con l’ambito professionale. Lopresto ha, a lungo, esercitato come docente.
Nel 1963 si trasferisce da Spezia a Roma dove, da precario, pratica diverse attività manuali e intellettuali. Per circa due anni matura esperienza come redattore in un’Agenzia giornalistica, senza però mai esercitare da giornalista professionista.
La scuola e le prime esperienze in campo letterario
Abbandonata la speranza della carriera nel settore del giornalismo, sul finire degli anni sessanta intraprende l’insegnamento nella Scuola Statale come supplente, prima nel Lazio e successivamente nel Veneto e nella Toscana. Nello specifico si è occupato di Lettere nella Scuola Media e Geografia Economica negli Istituti Tecnici Commerciali. Nel frattempo si sposa. Ricordando gli anni trascorsi a Roma, non si può ignorare il ruolo delle vecchie amicizie ritrovate, quasi tutte dell’ambito artistico. Proprio nella città di Roma Renato Lopresto riprende attivamente le esperienze poetico-artistiche, pur continuando a insegnare nella Scuola Superiore come professore di ruolo. Impegno professionale che ha portato avanti a lungo.
Le esperienze letterarie negli anni romani si svolsero intorno a circuiti alternativi. Una poesia fu pubblicata nel 1979 nella “I Guida Poetica Italiana” ideata da Simone Carella (noto regista del Beat 72) e altri (KANE Editore). Da collocare nello stesso 1979 la pubblicazione di un componimento su l'”Antologia della poesia contemporanea” (Lalli Editore). Nel 1980 realizza due spettacoli di poesia-rappresentazione messi in scena presso il teatro Politeama e nell’ambito del “Secondo Festival Internazionale dei Poeti” di Piazza di Siena in Roma, organizzato dal Beat 72 (col patrocinio del Comune di Roma).
Nel 2012 compare tra gli autori dell’opera collettiva “Chi ha conosciuto Bosco Nedelcovic?” (Edizioni Eva) di Samideano, alias Giuseppe Campolo, autore che è stato premiato per l’impegno culturale, sociale e artistico e ha dato vita a un movimento culturale centralizzando l’Esperanto.
Dal 2008 al 2013 pubblica racconti e poesie su Antologie edite da Giulio Perrone Editore, Ensemble Edizioni e sulla Rivista internazionale Slavia. Nel dicembre 2019, in occasione del cinquantesimo anniversario dello sbarco sulla Luna, due sue poesie vengono affidate all’interpretazione visiva di due artiste: il risultato è stato pubblicato, a cura di Laura Lucibello, in un libro edito dall’Associazione Promozione Arti in Italia.
Buon lettore, Lopresto predilige letture di narrativa, storiche senza tralasciare i giornali quotidiani. Ama molto il cinema. Come autore resta particolarmente legato alla poesia.
Opere
Romanzi e sillogi
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- 2009 – Tracce nel tempo (Silloge, Ibiskos Editrice Risolo)
- 2011 – Viaggio fuori del tempo (Il mio libro Edizioni)
- 2012 – Chi ha conosciuto Bosco Nedelcovic? (Romanzo collettivo, Eva Edizioni)
- 2015 – La Nuova Età dell’oro (Il mio libro Edizioni)
- 2017 – Io, Lilette e gli altri (Il mio libro Edizioni)
- 2019 – La Città azzurra (Europa Edizioni)
- 2019 – Lo specchio di Costanza (Il mio libro Edizioni)
Sinossi delle opere principali
La nuova età dell’oro
Durante il principato d’Augusto scoppiò uno scandalo a Palazzo, politico e familiare insieme, che coinvolse direttamente l’imperatore, sua figlia Giulia e personaggi della gioventù dorata: scandalo mai chiarito del tutto dagli storici. Nel romanzo, che tratteggia con cognizione scrupolosa la società e la complessità di un’epoca in genere ritenuta felice, attraverso le vicende dello “speculator” Marco, si narrano situazioni e intrecci in cui lui stesso corre seri rischi, tanto da essere costretto a svolgere una doppia indagine. Giulia, donna in apparenza superficiale, sofferente nell’animo, “femminista ante litteram”, si ribella a scelte e a regole estranee alle esigenze profonde dell’individuo. E paga per questo, come accadde nella realtà. Marco risolve entrambi i casi, ma porterà in sé le tracce di un’inquietudine nuova premonitrice.
Io, Lilette e gli altri
Luca, il protagonista del romanzo, fa parte d’un gruppo di giovani che, con le rispettive capacità e speranze ma pure con la consapevolezza dell’inarrestabile scorrere del tempo e con le proprie frustrazioni, reagiscono alle difficoltà del mondo del lavoro. Non riesce però a vivere una relazione sana con una donna del nostro tempo emancipata e gelosa delle sue conquiste. Questa sua inettitudine gli complica la vita fino a spingerlo a preferire la finzione d’una convivenza che lo condurrà alla sconfitta.
Lo specchio di Costanza
Attraverso l’incontro di tre uomini tra loro molto diversi, la storia di Costanza narra in termini fantastici l’evoluzione biologica e culturale dell’uomo. Candido, il primo, ricorda con la sua innocenza “L’idiota” di Dostoevskij; Ezio è l’uomo ordinario; Mustafà l’uomo visionario. Il finale a sorpresa conclude la biografia di Costanza in aperto contrasto con l’ordine costituito, rappresentato dal Commissario.
La Città azzurra
Un mondo futuribile, interamente globalizzato e gestito dai grandi organismi, dove l’uomo è un essere in via d’estinzione, l’ambiente sconvolto, e dove vige uno strano codice ludico-edonistico e utilitaristico. In questo quadro inquietante si succedono gli avvenimenti attorno al protagonista, il “regolatore ufficiale” Daemon, chiamato a Roma, città che si fa fatica a riconoscere, con il compito d’uccidere uno scienziato utopista che s’illude di salvare l’uomo. L’incontro con una ragazza straordinaria e ambigua cambierà i suoi disegni.
Recensioni
- La Città azzurra (su leggereacolori.com – clicca sul titolo per leggere)
Contributi e progetti
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Nel 1980 prende parte a uno spettacolo di poesia in qualità di autore, regista e attore presso il teatro Politeama, uno spazio alternativo in Trastevere che oggi non esiste più. Il titolo dello spettacolo è “Divertissement n. 1”.
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Sempre nel 1980 presenta, come autore, regista e attore, al “Secondo Festival Internazionale dei Poeti” (già menzionato) “Divertissement n.2”: con la collaborazione di due danzatrici (un’americana degli Stati Uniti, una italiana) e di una musicista inglese, oltre a un tecnico. Il Festival, a cui parteciparono diversi poeti italiani e alcuni poeti americani della “Beat Generation”, ebbe una buona eco in tutta Italia.
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In tempi più recenti, nel 2009, Lopresto vince il “Premio letterario di poesia Ibiskos” con la silloge “Tracce nel tempo”. Nel 2014 pubblica nella Rivista internazionale “Slavia” il racconto “Il sogno interrotto”.
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La Città azzurra trova spazio, nello stesso anno della sua pubblicazione, alla Fiera del Libro “Più libri Più liberi” presso “La Nuvola” dell’EUR.
Interviste
Si segnala l’intervista incentrata su “La Città azzurra” (settembre 2011) della giornalista Claudia Crocchianti per “Nuove Pagine”. È dell’ottobre 2019 l’intervista realizzata da “Caos Film” messa in onda su SKY (piattaforma 879) e su Radio Galileo (“La Luna e i Falò”).